ANTONIO LA COLLA
Diplomato presso il Liceo Artistico di Palermo, si avvicina al mondo dell’arte fin da bambino, studiando gli autori classici ma prediligendo l'arte contemporanea e le sperimentazioni. Dalle sue più recenti creazioni si evince l'avvicinarsi al mondo dell'architettura,
le linee nette, i contorni sempre definiti, i cromatismi puri, la "sintesi" dell'immagine che rappresenta sempre uno spazio naturale aperto, sconfinato, ma con una linea di orizzonte sempre ben definita. La tecnica prediletta è quella dell'acrilico con l'immissione delle dorature, colori omogenei dunque, che spesso tendono a specchiare l'osservatore che facilmente rimane "ipnotizzato" da questi. Nero, rosso, blu, oro, tonalità calde che riescono con pochi tratti netti, ad accendere l'immaginazione di ognuno e a fare smarrire nell'infinito.
Gilda Slate
La sua prima opera risale al 1984;
ŸI suoi quadri hanno partecipato a numerose mostre collettive e personali, e si trovano in collezioni private in Italia e all'estero;
Ÿ Invitato al 4° Salone Internazionale “Rencontres Picturales de Paris”;
Ÿ Studente di Contrabbasso;
Ÿ Laureando presso la Facoltà di Architettura di Palermo;
Ÿ Esperto di fotografia, vincitore di premi;
Ÿ Scenografo teatrale;
Ÿ Ha realizzato numerose colonne sonore per mostre e spettacoli;
Ÿ Docente di restauro di manufatti lignei;
Ÿ Realizza plastici architettonici;
Ÿ Si occupa inoltre di restauri di strumenti musicali;
Alcune note critiche...
Antonio La Colla, in un rigore assoluto, Antonio La Colla costruisce un universo visivo e simbolico. Per lui, tramite lui, il mondo scioglie ogni legame con la materia, tutto è costruito per soddisfare lo spirito attraverso gli sguardi. Delle linee di colore spesse, molto ampie, fanno sorgere delle spiagge di colori. Qui, discorso di un contrabbasso che fa sentire la sua voce grave. Là, tema di una sinfonia in blu. Altrove, concerto di nero e rosso che dei cimbali bianchi animano, accompagnamento di un ritmo di giallo, tutta la sua opera è una musica moderna che l’occhio ascolta per diletto.
Christian Germak da "Arts Gazette
International“ n°346 – Parigi 2003.
L’Artista si muove su due dimensioni dell’astrazione geometrica, guardando, da una parte, ad un dialogo forma-colore che sottende una simbologia ad un residuo totalmente rarefatto di figurativismo, che diluisce nella più pressante voglia compositiva; e, dall’altra, ad una esaltazione forte del colore-forma, per cui la purezza cromatica, geometricamente sublimata, dà luogo a ritmi di equilibrata architettura.
Pino Schifano Soggettivamente... Arte – Palermo 2002.
Alla sensibilità onirico - geometrica Antonio La Colla connubia la “dorata mediterraneità” di un giovane artista il cui percorso è decisamente in ascesa.
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